FAQ

ADESIONE

Mancanza di adesione tra le mani o con il supporto?

SOLUZIONE

L’unico metodo per eliminare il problema della mancanza di adesione dalla superficie verniciata è quello di rimuovere il film essiccato fino al supporto grezzo con carta vetrata di grana 80 e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano. In alternativa, nei casi meno critici, asportare interamente il difetto utilizzando carta vetrata a grana 320 e ripristinare. Comunque prima di compiere il ripristino è necessario identificare e risolvere la causa del problema.
Di seguito un elenco di alcune possibili cause e le relative soluzioni.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Presenza sulla superficie di materiali quali cera e siliconi (vedi anche SCHIVATURE).

Assicurarsi di pulire accuratamente la superficie del supporto. L’ambiente inquinato da una fonte di silicone situata in prossimità dell’area di rifinitura dovrebbe essere arieggiato per alcune ore. E’ consigliabile lasciare il sistema di aspirazione acceso per un intero fine settimana.

Applicazione di fondi su supporti artificiali quali carta, PVC, schiuma di PU, fogli laminati senza opportuni isolanti, ecc.

Classificare sempre il supporto da verniciare prima di iniziare la verniciatura. Alcuni test preliminari dovrebbero essere eseguiti per individuare il fondo corretto da utilizzare o, se necessario, l’isolante più adatto. Se possibile carteggiare il supporto con grana 220-320.

Carteggiatura del legno eseguita con una carta abrasiva di grana troppo fine (levigatura della superficie) o con carta occlusa da polvere di carteggiatura.

Usare una carta vetrata adeguata non troppo fine e sostituirla frequentemente per evitare che la polvere di carteggiatura occluda gli spazi sulla superficie abrasiva diminuendone l’efficacia di taglio.

Applicazione di fondi su supporti contenenti olio quali legno di palissandro, tek o altri legni esotici.

Usare un isolante poliuretanico in grado di isolare l’olio del supporto dal fondo.

Verniciatura del legno con un prodotto incompatibile con il successivo strato di vernice.

Non usare vernici ad olio per sistemi di verniciatura poliuretanici, acrilici, poliesteri o ad essiccazione a raggi UV. Evitare di applicare le vernici di finitura in più mani successive senza carteggiatura tra le stesse. Verificare l’adesione tra prodotti di diversa natura (es. cicli misti acqua/solvente).

Uso di un diluente inadatto al tipo di vernice.

Usare sempre la giusta quantità ed il giusto tipo di diluente per ogni prodotto e per ogni condizione di verniciatura a spruzzo.

Tempi di sovraverniciatura sbagliati: insufficiente tempo di essiccazione con conseguente intrappolamento del solvente o intervallo troppo lungo tra la carteggiatura del fondo e l’applicazione della finitura.

Rispettare sempre il corretto tempo di sovraverniciatura variandolo anche a seconda delle condizioni climatiche locali. Modificare la quantità e il tipo di diluente al fine di evitare l’intrappolamento di solvente nel film asciutto. Un eventuale aumento del tempo di sovraverniciatura deve seguire i suggerimenti del servizio tecnico al fine di evitare l’applicazione di mani successive su uno strato di vernice eccessivamente secco e duro, che causerebbe il fenomeno della stratificazione. Non eccedere le 48-72 ore di intervallo tra la carteggiatura del fondo e l’applicazione della finitura.

Applicazione della vernice con attrezzatura non idonea.

Usare sia una corretta pressione dell’aria che un corretto tipo di diluente a seconda della dimensione dell’ugello (per aerografi a tazza ad esempio da 1,8 a 2,2 mm per tutte le vernici), della dimensione della superficie; e della temperatura del locale.

Errato intervallo tra le mani di vernice (soprattutto poliesteri) nel sistema bagnato su bagnato.

Questo problema è evidenziato anche dalla comparsa delle cosiddette carte geografiche in fase carteggiatura. Rispettare i tempi consigliati nella scheda tecnica del prodotto.

Umidità del supporto troppo elevata (per prodotti a base solvente, superiore al 14%).

Ripristinare il corretto valore di umidità del legno. Nei cicli con fondo poliestere utilizzare un isolante specifico.

Presenza di condensa sul supporto.

Nel passaggio da una temperatura elevata ad una più bassa può verificarsi la condensazione dell’umidità dell’aria con conseguente formazione di acqua sul pannello. Se questa condensa non viene asportata prima dell’applicazione della vernice (in questo caso a base solvente) si riscontrerà il problema in oggetto.

Carteggiatura eccessivamente fine.

La scelta della carta vetrata deve essere fatta con cura.
I diversi tipi di carta vetrata sono contrassegnati da un numero che si riferisce al numero di maglie/interstizi del setaccio contenuti in un pollice quadrato e attraverso i quali sono stati fatti passare dei grani abrasivi identificati da tale numero. I tipi più comuni di carta vetrata sono:

GRANA

40-60-80 molto grossa
100-120-150 grossa
180-200-220-240 media
320 sottile
400-500-600 molto sottile
800-1000 ultra sottile per lucidatura

Solitamente è buona pratica carteggiare il supporto grezzo (se legnoso) con carta 120-150 (per prodotti all’acqua si consiglia 180) e la maggior parte dei fondi con grana 220-320 (400-500 per applicazione di finiture lucide) per produrre risultati estetici ottimali senza compromettere l’adesione.

AGGIRAMENTO DEL PORO

La vernice bagna male il poro e si formano degli accumuli attorno ad esso?

SOLUZIONE

L’unico metodo per eliminare il problema dell’aggiramento del poro dalla superficie verniciata è quello di rimuovere il film essiccato fino al supporto grezzo con carta vetrata di grana 80 e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano dato che è praticamente impossibile risolverlo insistendo con carteggiature e/o mani di vernice successive. Comunque prima di compiere il ripristino è necessario identificare e risolvere la causa del problema. Di seguito un elenco di alcune possibili cause e le relative soluzioni.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Fondo e finitura non idonei al ciclo.

Utilizzare i prodotti maggiormente bagnanti in prima mano o applicare direttamente sul supporto una mano di idoneo isolante prima delle mani di fondo.

Viscosità della vernice troppo elevata.

Impiegare una quantità maggiore di diluente per abbassare la viscosità della vernice e facilitarne così la penetrazione nel poro.

BOLLE

Ci sono delle bolle intrappolate nel film di vernice?

Nota: le bolle intrappolate nella mano di fondo possono anche evidenziarsi come piccolissimi buchi sulla superficie (vedi FORI DI SPILLO). Durante la carteggiatura, infatti, si aprono formando piccoli crateri incavati difficilmente livellabili visibili nelle mani successive.

SOLUZIONE

L’unico metodo per eliminare il problema delle bolle dalla superficie verniciata è quello di rimuovere il film essiccato fino al supporto grezzo con carta vetrata di grana 80 e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano.
In alternativa, nei casi meno critici, asportare interamente il difetto utilizzando carta vetrata a grana 320 e ripristinare. Comunque prima di compiere il ripristino è necessario identificare e risolvere la causa del problema.Di seguito un elenco di alcune possibili cause e le relative soluzioni.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Errato processo di miscelazione: eccesso di catalizzatore o di accelerante (poliesteri).

Assicurarsi di compiere la miscelazione dei componenti della vernice nella giusta maniera e proporzione. E’ consigliabile usare sempre una bilancia piuttosto che miscelare a volume.

Viscosità della vernice troppo elevata.

Viscosità troppo elevate possono impedire lo spurgo dell’aria inglobata nel film in fase applicativa. Con aerografi a tazza non applicare prodotti a viscosità maggiore di 20 secondi in coppa DIN 4. Non applicare quantità eccessive di vernice in singola mano in modo da evitare che il solvente rimanga intrappolato, eventualità maggiormente probabile nel caso di legni con poro profondo.

Utilizzo di un diluente inadatto al tipo di vernice.

E’ necessario aggiustare la rapidità dei diluenti in funzione del prodotto e delle condizioni applicative. Se il solvente è troppo lento, ad esempio, può in parte restare intrappolato all’interno del film a seguito dell’incremento di viscosità causato dal processo di filmazione e così formare bollicine che poi non riescono a raggiungere la superficie e/o scoppiare. Scegliere accuratamente il tipo di diluente a seconda delle condizioni di supporto e di applicazione chiedendo eventualmente i consigli del supporto tecnico.

Temperatura del supporto bassa o umidità dell’ambiente troppo elevata (soprattutto per verniciatura in linea).

Condizionare o preriscaldare i supporti in modo da fargli raggiungere una temperatura di almeno 15°C per evitare che, al passaggio attraverso la zona calda del tunnel, l’evaporazione avvenga troppo velocemente causando le bolle.

Utilizzo di eccessiva pressione dell’aria durante l’applicazione.

Rispettare sempre le giuste pressioni in funzione del tipo di apparecchiatura che si intende utilizzare.

Utilizzo di un ugello di dimensioni errate.

Usare sia una corretta pressione dell’aria che un corretto tipo di diluente a seconda della dimensione dell’ugello, della dimensione della superficie e della temperatura locale.

Acqua che fuoriesce dal compressore o dallo schermo di protezione delle cabine di spruzzo.

Usare un appropriato sistema di filtro dell’aria sul compressore. Controllare regolarmente il compressore e svuotarne il serbatoio di raccolta spurghi. Pulire accuratamente lo schermo dell’acqua della cabina di spruzzo.

Filtro della pompa intasato.

Curare molto la pulizia dei filtri nei sistemi ad alta pressione. La pressione elevata di airmix e airless spesso riesce a far fuoriuscire il prodotto anche da filtri a cartuccia molto sporchi ma fa inglobare molta aria allo strato di vernice applicato.

BRILLANTEZZA

Il supporto tinto presenta una colorazione uniforme ma troppo piatta e poco brillante?

Tinta utilizzata resistente alla migrazione attraverso il film di vernice (in genere a base di pigmenti).

Utilizzare assieme alla tinta resistente anche piccole percentuali di tinte più solubili a base di coloranti che migreranno così in parte attraverso il film di vernice successivamente applicato dando una certa brillantezza e profondità al colore; oppure, se si tratta di tinta all’acqua, utilizzare AC2110, tinte resistenti e insolubili, ma dotate di elevata brillantezza e profondità di colore.

SOLUZIONE

E’ possibile carteggiare la vernice di finitura con carta grana P320 e applicare di nuovo la vernice addizionata con una piccolissima percentuale di colorante solubile. Attenzione: questo rimedio può causare un leggero viraggio del colore rispetto a quello originale. Inoltre un colorante solubile può migrare fino alla superficie del film verniciato per cui durante le operazioni di pulizia del manufatto o in particolari condizioni di usura si può verificare una perdita di colore verso il mezzo che viene a contatto con il manufatto verniciato.

CARTEGGIATURA

Il manufatto verniciato ha dei problemi
legati alla carteggiatura?

SOLUZIONE

L’unico metodo per eliminare il problemi di carteggiatura dalla superficie verniciata è quello di rimuovere il film difettato fino al supporto grezzo con carta vetrata di grana 80 e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano. Per rimuovere i segni lasciati dalla carta abrasiva troppo grossolana sulla mano di fondo, carteggiare il supporto verniciato fino alla rimozione dei segni con carta adeguata e riapplicare la vernice di finitura.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Segni di carteggiatura sulla mano di fondo.

La carta vetrata (o abrasiva) è usata per carteggiare il legno da verniciare o per carteggiare degli strati di vernice precedentemente applicati e la sua scelta deve essere fatta con cura. A seconda del film è consigliabile differenziare la tipologia di abrasivo utilizzato.
Vernici poliestere: utilizzare carta a base di carburo di silicio.
Vernici poliuretaniche: utilizzare carte a creste spaziate.
Vernici nitrocellulosa: utilizzare carta a base di ossidi di alluminio.
Vernici all’acqua : utilizzare carte a base di stearato di zinco.
I diversi tipi di carta vetrata sono contrassegnati da un numero che si riferisce al numero di maglie/interstizi del setaccio contenuti in un pollice quadrato e attraverso i quali sono stati fatti passare dei grani abrasivi identificati da tale numero. I tipi più comuni di carta vetrata sono:

GRANA
40-60-80 molto grossa
100-120-150 grossa
180-200-240 media
320 sottile
400-500-600 molto sottile
800-1000 ultra sottile per lucidatura

Fondo non completamente essiccato.

Se la mano di fondo non è completamente essiccata questo può presentarsi gommoso alla carteggiatura, intasare la carta e/o incidersi o lucidarsi eccessivamente. Attendere il corretto tempo di essiccazione del fondo.

CHIAZZE BRUNE INFISSI

Compaiono delle chiazze brune sul davanzale esterno?

CAUSA

Nel caso di scuri esterni costruiti in specie legnose ricche di estrattivi tannici quali rovere, castagno o framirè, in occasione di abbondanti piogge si può osservare la fuoriuscita dalle teste delle doghe di un liquido di colore bruno, con conseguente deposizione sul davanzale. L’estrazione del tannino ad opera dell’acqua piovana avviene in quanto all’interno dell’incastro delle doghe è presente legno grezzo, il quale può facilmente rilasciare il tannino, non essendo protetto dalla vernice.

SOLUZIONE

Possiamo distinguere due interventi.
Rimozione della macchia giallastra dal davanzale o dalle opere murarie: pulire con una soluzione acquosa al 5% di ipoclorito di sodio (reperibile in farmacia), quindi sciacquare abbondantemente con acqua. Se il davanzale è di marmo porre molta attenzione. Applicazione dell’olio ritonificante Linea Blu KK1112, per isolare le teste dal davanzale.

CHIAZZE GIALLE INFISSI

Ci sono dei problemi di chiazze gialle nei cicli pigmentati?

CAUSA

Nel caso di cicli pigmentati bianchi o chiari eseguiti su specie legnose quali rovere, iroko, castagno o teck, possono comparire, entro 2-3 mesi dalla installazione, specie in condizioni di forte umidità del legno e/o dell’ambiente, delle chiazze debolmente giallastre, che nella forma e nella distribuzione, seguono la venatura del legno. Questo fenomeno è dovuto alla presenza nel legno di sostanze altamente coloranti che, solubilizzate dall’acqua, vengono estratte dal supporto e trasportate e inglobate nella vernice. Problematiche analoghe si osservano anche per western red cedar, merbau e wengè. Anche nel caso di restauro di vecchi serramenti è possibile osservare il difetto appena descritto, ma in tal caso si può presentare su tutte le specie di legno. Questo è dovuto al fatto che le sostanze derivanti dalla degradazione del legno in seguito all’attacco del sole e dell’acqua, sono solubili in acqua ed hanno proprietà coloranti.

SOLUZIONE

Le chiazze giallastre, essendo costituite da sostanze chimiche fotolabili, tenderanno nel tempo (generalmente da uno a tre mesi) a scomparire così come sono comparse. Se il fenomeno dovesse persistere, contattare il nostro servizio tecnico.

COLATURE

Durante l’applicazione il prodotto cola?

SOLUZIONE

L’unico metodo per correggere questo difetto su una superficie verniciata è carteggiare, usando una carta vetrata di grana 320, la finitura asciutta e riverniciare il tutto dopo aver risolto una o più delle cause citate.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Spessore eccessivo del film bagnato di vernice.

Ridurre la quantità di prodotto applicata.

Applicazione troppo bagnata.

Ripristinare i corretti parametri applicativi chiudendo l’ugello della pistola e applicando con più passaggi a sfumare.

Diluente troppo lento.

Utilizzare diluenti più rapidi di evaporazione.

Pistola troppo vicina al pezzo da verniciare.

Allontanare la pistola mantenendo la giusta distanza.

Pressione dell’aria troppo bassa.

Aumentare la pressione dell’aria applicando più mani di vernice per evitare spessori troppo elevati.

Viscosità del prodotto bassa.

Controllare la percentuale di diluente nella miscela e verificare che la temperatura della stessa non sia troppo alta (alte temperature fanno calare la viscosità e quindi aumentano la fluidità della vernice).

Prodotto non idoneo, specialmente per le applicazioni in verticale.

Scegliere la vernice più appropriata in funzione del manufatto da verniciare e delle condizioni applicative.

COPERTURA

Il prodotto non copre bene il supporto?

SOLUZIONE

Nella maggior parte dei casi, se la copertura è il solo problema riscontrato, è sufficiente carteggiare la superficie e applicare mani successive fino al raggiungimento dell’effetto estetico desiderato, compatibilmente con i vincoli applicativi suggeriti sulla scheda tecnica. Di seguito si elencano alcune possibili cause di copertura anomala dei prodotti.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Insufficiente miscelazione della vernice prima dell’uso.

Mescolare accuratamente la vernice prima di aggiungere il catalizzatore, quindi rimescolare bene il tutto dopo aver aggiunto il diluente.

Insufficiente quantità di vernice applicata.

Rispettare sempre le grammature consigliate dalle schede tecniche.

Basso residuo solido della vernice.

Utilizzare vernici a più alto residuo solido.

Supporto non compatto (ad es. precomposti).

Utilizzare appositi Isolanti per bloccare l’assorbimento della vernice da parte del substrato.

Nei cicli pigmentati, carteggiatura del fondo troppo aggressiva, tale da rimuovere completamente la vernice di fondo pigmentata e scoprire così l’MDF sottostante.

Evitare di carteggiare con troppa pressione o troppo a lungo il supporto, soprattutto con macchine automatiche o manuali. Ciò è particolarmente importante per le zone critiche come gli spigoli vivi o le zone attigue al bordo del manufatto.

Assorbimento di vernice da parte del supporto (tipo truciolare, precomposto, faesite, ecc).

Aggiustare il ciclo di verniciatura in funzione del supporto, applicando Isolanti specifici, aumentando il numero delle mani di vernice applicata o usando prodotti a viscosità più elevata.

DECOLORAZIONE INFISSI

Quando si puliscono i serramenti si colora lo straccio?

CAUSA

Tale fenomeno non deve assolutamente preoccupare. Le resine impiegate per la formulazione delle vernici all’acqua sono di natura acrilica e, per una maggiore resistenza all’esterno, sono dotate di proprietà elastiche. Tale elasticità comporta anche una modesta termoplasticità della vernice all’acqua, cioè proprietà di rammollire per effetto del calore. L’azione di strofinio genera calore sulla superficie causando un rammollimento della vernice ed una conseguente facile asportazione dal film dei pigmenti contenuti che si trovano, non solo all’interno del film, ma anche in superficie. Essendo infinitamente piccolo lo strato di vernice asportato, non si osserva una diminuzione della protezione all’esterno della vernice. Dopo le prime operazioni di pulizia, tale fenomeno assumerà una rilevanza minore.

SOLUZIONE

Utilizzare per la pulizia del serramento un panno morbido ed il detergente Linea Blu HH8011, appositamente studiato per detergere senza aggredire le pellicole delle vernici all’acqua. Non esercitare eccessiva pressione con lo straccio.

DISTENSIONE

Problemi di ”buccia di arancia” o eccessiva sgranatura?

SOLUZIONE

L’unico metodo per correggere questo difetto su una superficie verniciata è carteggiare, usando una carta vetrata di grana 320, la finitura asciutta e riverniciare il tutto dopo aver risolto una o più delle cause citate.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Eccessiva viscosità della vernice.

Diminuire la viscosità della vernice aggiungendo il diluente idoneo nella giusta quantità.

Diluente non idoneo.

Utilizzare solo i diluenti raccomandati.

Eccessiva distanza della pistola dal supporto da verniciare.

Avvicinare la pistola al supporto durante l’applicazione.

Ugello utilizzato troppo piccolo.

Utilizzare un ugello di diametro appropriato.

Prodotto non idoneo allo spruzzo.

Utilizzare il prodotto corretto.

Pressione dell’aria troppo elevata.

Aggiustare la pressione dell’aria a seconda dell’applicazione.

Carteggiatura della mano di vernice sottostante inadeguata.

Carteggiare avendo cura di spianare perfettamente la superficie di vernice essiccata senza lasciare avvallamenti o zone non carteggiate.

Temperatura della vernice o dell’ambiente troppo bassa.

Alzare la temperatura del locale. Preriscaldare la vernice prima del suo utilizzo o conservarla in ambienti a temperatura idonea. Evitare temperature troppo alte che causerebbero il medesimo problema di distensione a causa però di una eccessiva rapidità di essiccazione del film di vernice applicato.

FORI DI SPILLO

Dopo la carteggiatura del fondo si vedono dei piccoli fori?
(vedi anche BOLLE)

SOLUZIONE

L’unico metodo per correggere questo problema è carteggiare, usando una carta vetrata di grana 320, la finitura asciutta e riverniciare il tutto dopo aver risolto una o più delle cause citate.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Essiccazione troppo rapida: calore diretto sul supporto, alta temperatura dell’ambiente durante lo spurgo solventi, ecc.

Aggiustare la temperatura ai valori appropriati.

Viscosità di applicazione troppo elevata.

Diluire la vernice fino a raggiungere un livello ottimale di viscosità.

Spessore troppo elevato di vernice applicata.

Applicare una quantità minore di vernice in accordo alla scheda tecnica del prodotto.

Diluente utilizzato troppo rapido.

Utilizzare un diluente appropriato in funzione delle condizioni applicative.

Diluente inquinato con acqua (prodotti a base solvente).

Utilizzare solo diluenti di cui si è certi della qualità (urethane grade).

FRAGILITÀ

Il film di vernice si spacca?

SOLUZIONE

Una verniciatura screpolata è sintomo di eccessiva rigidità del sistema e la spia di tale problema è costituita dalla presenza di spaccature o dal distaccamento della vernice.
L’unico metodo per eliminare il problema della fragilità dalla superficie verniciata è quello di rimuovere il film essiccato fino al supporto grezzo con carta vetrata di grana 80 e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano.
In alternativa, nei casi meno critici, asportare interamente il difetto utilizzando carta vetrata a grana 320 e ripristinare.
Comunque prima di compiere il ripristino è necessario identificare e risolvere la causa del problema.
Di seguito un elenco di alcune possibili cause e le relative soluzioni.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Errato processo di miscelazione, eccesso di catalizzatore o di accelerante.

Assicurarsi di effettuare il miscelazione dei componenti della vernice nella dovuta maniera e nelle giuste proporzioni. E’ consigliabile usare sempre una bilancia piuttosto che miscelare i componenti a volume.

Uso di un diluente inadatto al tipo di vernice.

Cambiare diluente a seconda del prodotto e delle condizioni applicative.

Superamento del periodo utile di applicazione (pot life).

Rispettare sempre il tempo di vita del prodotto indicato nella scheda tecnica, ricordandosi che può variare a seconda della catalisi e delle condizioni climatiche locali.

Nei sistemi PU, utilizzo di un catalizzatore non adatto.

Utilizzare un catalizzatore più elastico seguendo le raccomandazioni del servizio tecnico.

Temperatura di applicazione troppo bassa (prodotti a base acqua).

I prodotti a base acquosa hanno bisogno di calore per filmare correttamente.
Non applicare su supporti o con temperatura interna inferiore a 15°C.

GRAFFIATURA

Il supporto verniciato ha poca resistenza al graffio?
(vedi anche PROBLEMI DI ESSICCAZIONE)

SOLUZIONE

L’unico metodo per correggere questo problema è carteggiare, usando una carta vetrata di grana 320, la finitura asciutta e riverniciare il tutto dopo aver risolto una o più delle cause citate.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Prodotto non idoneo.

Utilizzare una vernice espressamente formulata per conseguire elevate prestazioni di resistenza al graffio oppure introdurre un additivo specifico come XT 4037/00 (vedi scheda tecnica).

Diluente utilizzato troppo lento con conseguente rammollimento della superficie.

Impiegare il diluente appropriato in funzione delle condizioni applicative. Attendere fino alla completa reticolazione del film. Aumentare la temperatura della fase essiccativa.

MANTENIMENTO DELLA PROTEZIONE DEL LEGNO

Com’è possibile mantenere la protezione del legno?

La durata nel tempo e la funzionalità di manufatti in legno esposti all’esterno, richiedono controllo e cura periodici. Infatti il legno esposto all’esterno è sottoposto ad una lenta e continua degradazione da parte degli agenti atmosferici e la sola verniciatura non è sufficiente per arrestarla definitivamente. Per questo motivo, un attento controllo eseguito generalmente due volte all’anno (uno prima dell’estate ed una prima dell’inverno) al fine di valutare lo stato di conservazione della pellicola di vernice, potrà permettere di prevenire il deterioramento del manufatto, mantenendolo costantemente in perfette condizioni. Non attendere che il film superficiale sia completamente rovinato prima di iniziare qualsiasi trattamento. Prevenire è meglio che curare! In generale nel caso di tonalità chiare dell’impregnante e nel caso di legni di conifera risulterà particolarmente importante controllare periodicamente le superfici e provvedere a ritoccare tempestivamente eventuali parti danneggiate.

MANUTENZIONE DEI SERRAMENTI

Come si fa la manutenzione dei serramenti?

La durata nel tempo e la funzionalità di manufatti in legno esposti all’esterno richiedono controllo e cura periodici. Infatti il legno esposto all’esterno risulta sottoposto ad una lenta e continua degradazione da parte dell’ambiente che lo circonda, che la verniciatura da sola non può evitare ma solo rallentare. Per questo motivo un attento controllo, eseguito generalmente due volte all’anno (uno prima dell’estate e uno prima dell’inverno) al fine di valutare lo stato di conservazione della pellicola di vernice, potrà permettere di prevenire il deterioramento del manufatto, mantenendolo costantemente in perfette condizioni. Non attendere che il film superficiale sia completamente rovinato prima di iniziare qualsiasi trattamento. Prevenire è meglio che curare!!! In generale nel caso di tonalità chiare dell’impregnante e nel caso di legni di conifera risulterà particolarmente importante controllare periodicamente le superfici e provvedere a ritoccare tempestivamente eventuali parti danneggiate. I principali interventi di manutenzione sono: pulizia, rinnovo, ritocco, ripristino, restauro.

MANUTENZIONE DEI SERRAMENTI

Come si fa la pulizia dei serramenti?

OBIETTIVO

La pulizia di un manufatto esposto all’esterno rappresenta la prima importante operazione da eseguire per una corretta manutenzione dei propri serramenti. Fenomeni quali piogge acide ed inquinamento atmosferico provocano una inferiore durata della vernice. L’asportazione di materiali grassi, smog o quant’altro depositatosi sulla superficie della vernice, rappresenta già di per sé un’ottima cura per la durabilità del serramento.

MATERIALI

In nessun caso si devono usare per la pulizia detergenti aggressivi come quelli a base alcolica o ammoniacale. Tali prodotti, aggredendo la pellicola di vernice, danneggerebbero la superficie provocando danni deleteri per l’intero manufatto. Si devono usare invece detergenti neutri quali l’HH8011 della Linea Blu che puliscono ugualmente bene e non danneggiano la superficie verniciata. Utilizzare un panno morbido, senza applicare forti pressioni.

PROCEDURA

Applicare il detergente neutro HH8011 sul panno e passarlo con movimento circolare sulla superficie, quindi asciugare con un panno morbido.

PERIODICITA’

Cadenza semestrale, prima del periodo estivo e prima del periodo invernale.

MANUTENZIONE DEI SERRAMENTI

Come si effettua il rinnovo dei serramenti?

OBIETTIVO

Tale operazione va eseguita su pellicole in buono stato, dove il film non è stato ancora danneggiato (niente fessurazioni o screpolature). Ha lo scopo di riportare lo strato protettivo esterno all’aspetto originario e impartire al manufatto una maggiore idrorepellenza, al fine di aumentare la protezione contro l’attacco dell’acqua.

MATERIALI

Detergente neutro HH8011, olio ritonificante KK1112 e un panno morbido.

PROCEDURA

Eseguire dopo una accurata pulizia dell’infisso con detergente neutro HH8011. Tale operazione non necessita di alcuna carteggiatura e si esegue in maniera molto semplice, applicando l’olio ritonificante KK1112 con un panno morbido e, con movimento circolare della mano, avendo cura di togliere l’eventuale eccesso. E’ facile da eseguire e senza grande dispendio di tempo. Lasciare quindi asciugare per alcune ore. Attenzione: l’olio ritonificante, applicato sui pigmentati bianchi, tende ad ingiallirli. Non applicare grossi quantitativi, rischio lo sbiancamento del film.

PERIODICITA’

Dopo il primo anno dall’installazione, almeno due volte all’anno: prima dell’inverno e prima dell’estate.

MANUTENZIONE DEI SERRAMENTI

Come si effettua il ritocco dei serramenti?

OBIETTIVO

Occorre evitare che l’acqua, penetrando attraverso la frattura del film di vernice, possa causare danni più gravi al legno sottostante (ingrigimento, crescita di muffe, ecc.), con conseguente distacco della pellicola.

MATERIALI

Pennello con setole miste animali/sintetiche, finitura trasparente all’acqua HF204X Linea Blu del colore desiderato oppure finitura pigmentata all’acqua HL206X Linea Blu del colore desiderato.

PROCEDURA

Va eseguito solo sulla parte da ritoccare. Dapprima occorre individuare eventuali degradi superficiali, quindi si procede alla pulizia della superficie con HH 8011. Si applica a pennello successivamente, solo sulla parte danneggiata, il ritocco di vernice all’acqua Linea Blu HF204X o HL206X del colore desiderato. Ad essiccazione avvenuta, verificare se è stata ripristinata la continuità della pellicola, altrimenti effettuare un secondo ritocco. Per ottenere un migliore risultato estetico si può estendere il ritocco a tutto un pezzo del serramento (es. montante, traverso, battuta, ecc.). In questo caso operare secondo le indicazioni per il ripristino, osservando le seguenti due precauzioni: utilizzare la finitura trasparente incolore HF2040, per evitare di avere differenze di colore, e verificare di avere perfettamente ripristinato la continuità della pellicola.

PERIODICITA’

Verifica visiva con cadenza semestrale, prima del periodo estivo e prima del periodo invernale.

MANUTENZIONE DEI SERRAMENTI

Come si effettua il ripristino dei serramenti?

OBIETTIVO

Ha come scopo quello di ripristinare lo strato protettivo esterno originario che non è stato ancora danneggiato irreparabilmente (niente fessurazioni o screpolature), visto che con il passare del tempo perde lentamente la capacità di proteggere il legno. Occorre quindi evitare che il film di vernice perda completamente le proprietà di protezione (es. assorbire le radiazioni UV, ecc) in quanto ciò causerebbe un rapido ed improvviso deperimento del manufatto con distacchi della vernice ed ingrigimento del legno.

MATERIALI

Carta grana 240, pennello con setole miste animali/sintetiche, finitura trasparente all’acqua HF204X del colore desiderato ed impregnante HI201X del colore desiderato oppure finitura pigmentata all’acqua HL206X del colore desiderato.

PROCEDURA

La superficie va pulita accuratamente e sgrassata. Dopo aver eseguito la carteggiatura con carta abrasiva di grana 240, si applica sull’intero manufatto una mano di vernice all’acqua Linea Blu HF204X o HL206X del colore desiderato a pennello o spruzzo. Se in qualche zona si dovesse arrivare in seguito alla carteggiatura al legno grezzo, applicare localmente prima della finitura l’impregnante HI201X del colore desiderato.

PERIODICITA’

Ogni 4-6 anni in funzione del grado di esposizione.

MANUTENZIONE DEI SERRAMENTI

Come si effettua il restauro dei serramenti?

OBIETTIVO

Tale operazione ha luogo in casi di superfici molto degradate, con vistosi distacchi della pellicola di vernice, fessurazioni ed ingrigimenti del legno. Tali degradi derivano in larga misura dalla non esecuzione di operazioni di manutenzione preventiva.

MATERIALI

Carta grana 240, pennello con setole miste animali/sintetiche, finitura trasparente all’acqua HF204X del colore desiderato ed impregnante HI201X del colore desiderato oppure finitura pigmentata all’acqua HL206X del colore desiderato.

PROCEDURA

Una corretta esecuzione del ripristino prevede l’asportazione completa della vecchia pellicola danneggiata mediante carteggiatura meccanica (carta abrasiva prima 60 e successivamente 100). Se la vecchia verniciatura viene asportata mediante uno sverniciatore occorre successivamente lavare le superfici e per lo meno attendere qualche giorno prima di proseguire nel trattamento. Si procede quindi alla stuccatura di eventuali fessurazioni e fori, eseguendo poi una seconda fase di carteggiatura, questa volta con carta abrasiva più fine: 150-180. A questo punto è possibile iniziare il ciclo di riverniciatura con l’applicazione dell’impregnante all’acqua HI201X del colore desiderato. Dopo 2 ore di essiccazione si finisce a pennello o spruzzo con due o tre mani di finitura trasparente HF204X o HL206X del colore desiderato. Carteggiare prima dell’ultima mano con carta grana 240.

PERIODICITA’

Non è possibile stabilire una cadenza, essendo in funzione del grado di esposizione all’esterno. Secondo la nostra attuale esperienza tale cadenza può variare da 10 a 15 anni. Deve essere effettuato in modo straordinario in caso di deterioramento superficiale marcato.

MARCATURA PORO

I pori del supporto sono debolmente colorati?

Mancato uso di un veicolo appropriato nella tinta applicata a spruzzo.

Utilizzare un veicolo idoneo a marcare il poro nella miscela tinta-diluente a seconda della natura della tinta.

SOLUZIONE

L’unico rimedio a questo problema è rimuovere dalla superficie, carteggiando con carta vetrata di grana P80, tutti i precedenti strati di vernice consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

Diluente della tinta troppo rapido.

Utilizzare un diluente più lento di essiccazione per consentire una miglior bagnatura del poro.

SOLUZIONE

L’unico rimedio a questo problema è rimuovere dalla superficie, carteggiando con carta vetrata di grana P80, tutti i precedenti strati di vernice consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

Supporto con poro profondo di difficile bagnabilità (tipo rovere).

Applicare la tinta a straccio o impiegare un veicolo idoneo; oppure impiegare una serie di coloranti come AC2110/XX caratterizzati da un’ottima marcatura del poro.

SOLUZIONE

L’unico rimedio a questo problema è rimuovere dalla superficie, carteggiando con carta vetrata di grana P80, tutti i precedenti strati di vernice consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

OPACITÁ

L’opacità del film non è uniforme?

SOLUZIONE

L’unico metodo per correggere questo difetto su una superficie verniciata opaca è carteggiare, usando una carta vetrata di grana 320, la finitura asciutta e riverniciare il tutto dopo aver risolto una o più delle cause citate.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Uso di un diluente inadatto al tipo di vernice.

Usare un diluente diverso a seconda del prodotto e delle condizioni di applicazione.

Applicazione della vernice effettuata con un equipaggiamento inadatto.

Soprattutto con prodotti opachi è sempre consigliabile usare un ciclo di verniciatura assistito quale il misto-aria (con pompe airmix) o lo spruzzo con pistola a tazza tradizionale. Questi cicli possono assicurare una migliore distensione del prodotto sul supporto e un buon rilascio di diluente dal film applicato. Nel caso di applicazione con velatrice utilizzare un prodotto appositamente studiato.

Insufficiente o eccessivo ricircolo d’aria nella zona di essiccazione.

Una troppo rapida o troppo lenta o disomogenea essicazione del film può causare problemi di opacità causati dalle differenze di affioramento dell’opacante nelle varie zone.
Calibrare il flusso d’aria che fuoriesce dal sistema di distribuzione allo scopo di favorire la fuoriuscita del solvente.

Eccessiva velocità della linea.

Per le verniciature in linea automatica, ridurre la velocità della linea o sostituire la vernice con un altro tipo che soddisfi meglio le necessità della linea.

Eccessiva quantità di prodotto applicata.

Rispettare sempre le grammature consigliate sulle schede tecniche.

Quantità di prodotto applicato in maniera non omogenea sul supporto.

Assicurarsi di applicare la vernice con spessore uniforme su tutta la superficie da verniciare.

Nei prodotti UV, tempi di esposizione alle lampade a bassa pressione non sufficienti.

Rispettare i tempi consigliati nelle schede tecniche.

Insufficiente miscelazione della vernice di finitura.

Mescolare bene prima dell’uso per disperdere gli eventuali depositi sul fondo della latta.

Temperatura dell’ambiente: in alcuni casi si possono riscontrare opacità differenti tra il periodo estivo e quello invernale.

Cambiare il diluente e/o il catalizzatore secondo quanto raccomandato dal servizio tecnico.

OVERSPRAY

Il manufatto verniciato presenta
in alcune zone della polverosità?

SOLUZIONE

Nel caso in cui l’overspray non danneggi o impedisca l’adesione (verificare opportunamente che ciò non accada) una normale carteggiatura con carta 280 o 320 e successiva applicazione di una nuova mano di vernice di finitura può risolvere il problema. Nel caso in cui si verifichino problemi di adesione è necessario rimuovere dal supporto, carteggiando con una carta vetrata di grana 80, tutti gli strati di vernice già consolidatisi e riverniciare dall’inizio.
Comunque prima di compiere il ripristino è necessario identificare e risolvere la causa del problema.
Di seguito un elenco di alcune possibili cause e le relative soluzioni.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Utilizzo di un diluente inadatto al tipo di vernice.

L’uso di diluenti inadatti (ad esempio troppo rapidi o poco bagnanti) può inibire il riassorbimento dell’overspray sulla porzione di supporto già verniciato o l’adesione del pulviscolo a piani non protetti (es. nei mobili montati). Usare il diluente adatto al tipo di vernice ed al sistema di applicazione.

Utilizzo di pressione elevata durante la fase di applicazione.

Una eccessiva pressione può atomizzare eccessivamente il prodotto verniciante e causare una precoce e eccessiva perdita di solventi con conseguente decadimento delle qualità estetiche e prestazionali, oltre che causare problemi di overspray.
Usare una corretta pressione dell’aria a seconda della natura della vernice, della dimensione della superficie e della temperatura del locale.

Utilizzo di un ugello di dimensioni errate.

Un ugello troppo fine può atomizzare eccessivamente il prodotto verniciante e causare una precoce e eccessiva perdita di solventi con conseguente decadimento delle qualità estetiche e prestazionali, oltre che causare problemi di overspray.
Scegliere l’ugello a seconda della natura della vernice, della dimensione della superficie e della temperatura del locale.

PERDITA DI COLORE INFISSI

La parte esterna del serramento
ha subito un alterazione di colore?

CAUSA

Il legno è costituto da cellulosa, lignina e estrattivi di varia natura, che possono essere degradati dalla componente ultravioletta della luce solare. Nel caso di manufatti verniciati con finiture trasparenti (che lasciano cioè intravedere il legno) si traduce nel tempo in un leggero viraggio del colore del legno. Tale viraggio è in funzione dell’esposizione alla luce solare, del tipo di legno e del colore dell’impregnante.
Possiamo distinguere due tipi di legno. Legni chiari (es. pino, abete): si ha un ingiallimento o imbrunimento del legno esposto al sole, dovuto ai prodotti che si formano in seguito alla degradazione della lignina contenuta nelle cellule del legno. Legni scuri (es. meranti, rovere): si ha uno scolorimento del legno esposto al sole, in seguito alla degradazione degli estrattivi contenuti nella cellula del legno, responsabili della colorazione della specie legnosa. Tale viraggio è più evidente qualora il legno presenti delle venature di colore più intenso, in quanto le sostanze naturali di cui sono composte, sono facilmente demolibili dalla luce solare.
Colore dell’impregnante: nelle vernici per esterno sono presenti speciali filtri in grado di assorbire le radiazioni ultraviolette della luce solare. Tali filtri, in funzione della quantità di luce solare che li colpisce, si consumano nel tempo, perdendo così parte del loro effetto protettivo.

SOLUZIONE

Nel caso di serramenti con tonalità trasparente e molto esposti e/o montati in paesi caldi, applicare a straccio, con frequenza semestrale, l’olio ritonificante Linea Blu KK1112.

PROBLEMI DI ESSICCAZIONE

Il film di vernice non indurisce completamente?

SOLUZIONE

Nei casi in cui l’essicazione è ritardata per cause di temperatura, attendere tempi più lunghi per il suo completamento. Se ciò non è possibile l’unico rimedio è rimuovere il film essiccato fino al supporto grezzo con carta vetrata di grana 80 e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano.
Comunque prima di compiere il ripristino è necessario identificare e risolvere la causa del problema. Di seguito un elenco di alcune possibili cause e le relative soluzioni.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Superficie contaminata da olio, siliconi o altri agenti esterni.

Sgrassare il supporto adeguatamente con acetone o con una profonda carteggiatura al fine di rimuovere gli agenti contaminanti dalla superficie. Applicare isolanti specifici.

Errata miscelazione o errato dosaggio di catalizzatore, acceleratore o fotoiniziatore.

Assicurarsi di effettuare la miscelazione dei componenti della vernice nella giusta maniera e proporzione. E’ consigliabile usare sempre una bilancia piuttosto che miscelare i componenti a volume.

Uso di un diluente inadatto al tipo di vernice.

Cambiare diluente a seconda del prodotto e delle condizioni di spruzzatura.

Tempo di sovraverniciatura sbagliato: insufficiente tempo di essiccazione con conseguente intrappolamento del solvente che lascia il film tenero.

Rispettare sempre il corretto tempo di sovraverniciatura a seconda del tipo di vernice usato e delle condizioni climatiche locali e modificare la quantità ed il tipo di diluente al fine di far combaciare la corretta esposizione alle lampade ed il corretto tempo di essiccazione alle richieste della produzione.

Applicazione della vernice su un precedente film di vernice incompatibile.

Assicurarsi di impiegare solo vernici compatibili tra loro.

Ambiente di essiccazione eccessivamente freddo.

L’operazione di spruzzo dovrebbe essere effettuata ad una temperatura di 20-25°C. Diluente e catalizzatore devono essere scelti a seconda delle condizioni di spruzzatura. Una eccessiva umidità può provocare una reazione chimica troppo spinta causando problemi di fragilità (vedi FRAGILITÁ).
Se la causa è la sola temperatura è sufficiente attendere tempi più lunghi o aumentare la temperatura di essiccazione per portare a termine la reticolazione (prodotti a solvente).
I prodotti a base acqua invece non sono in grado di filmare al di sotto di una certa temperatura e forniscono in tali condizioni film fragili e che si distaccano facilmente (vedi FRAGILITÁ).

Insufficiente o eccessivo ricircolo d’aria nella zona di essiccazione.

Calibrare il flusso d’aria che fuoriesce dal sistema di distribuzione, per assicurare il giusto ricircolo.

Scarsa efficienza delle lampade UV (oltre 2.000 ore di lavoro).

Sostituire le lampade UV.
In alcuni casi è possibile recuperare il difetto sottoponendo i pannelli a un secondo ciclo di essiccazione.

Velocità di linea troppo rapida (prodotti UV).

Ridurre la velocità della linea o sostituire la vernice con un altro tipo più reattivo che soddisfi meglio le necessità della linea.
In alcuni casi è possibile recuperare il difetto sottoponendo i pannelli a un secondo ciclo di essiccazione.

Eccessiva quantità di prodotto applicata (specialmente per vernici sintetiche o ad essiccazione fisica).

Rispettare sempre le grammature consigliate sulle schede tecniche.

Eccessiva concentrazione di solventi nell’ambiente circostante i pannelli verniciati.

Predisporre una adeguata aspirazione e ventilazione del locale per estrarre i solventi che evaporano dal film in essiccazione. Questi solventi, saturando l’ambiente, sono causa del rammollimento del film di vernice che necessita di tempi più lunghi per la completa filmazione.
Attendere tempi compatibili al completamento della reticolazione, se ciò non è possibile carteggiare e ripetere il ciclo di verniciatura con prodotti idonei.

Catalizzatore danneggiato (per sistemi PU).

Il catalizzatore è fortemente sensibile all’umidità dell’aria con la quale tende a reagire in modo irreversibile. Prima dell’uso verificare che il catalizzatore sia limpido e trasparente. Se si osserva un aspetto lattiginoso scartare la confezione ed utilizzarne una nuova. Richiudere accuratamente le latte di catalizzatore dopo l’uso.

RESINA

Problemi di fuoriuscita di resina?

SOLUZIONE

L’unico metodo per eliminare il problema della fuoriuscita di resina dalla superficie verniciata è quello di rimuovere il film essiccato fino al supporto grezzo con carta vetrata di grana 80 e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano.

La causa più comune, se non l’unica, è l’uso di legni di conifera con molti nodi e contenuto di resina elevato.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Evitare di utilizzare questi legni, specialmente per cicli laccati. Se questo fosse inevitabile, non vi è alcun ciclo di verniciatura che consenta di bloccare completamente la resina del legno. Al più si può attenuare il fenomeno prima di tutto asportando dal supporto da verniciare la resina fuoriuscita utilizzando un diluente sintetico e, dopo essiccazione completa di 24 ore, applicare prodotti specifici: per cicli da interni utilizzare l’isolante TR5008; per cicli da esterni pigmentati utilizzare un prodotto a due componenti (sia a base acqua che PU).

RIGONFIAMENTO INFISSI

È comparso un rigonfiamento sullo scuro?

CAUSA

Il legno è un materiale igroscopico, che tende ad assorbire e cedere umidità in funzione delle condizioni ambientali esterne. Questo porta a far sì che il legno, anche una volta verniciato, si muova internamente in funzione dei vari assorbimenti o desorbimenti dell’umidità esterna. A risentire maggiormente di questa proprietà caratteristica del legno, proprio per le particolari caratteristiche costruttive, sono gli scuri esterni a doghe. Infatti, in occasione di lunghi periodi di elevata umidità ambientale (es. nebbia) o persistenza di pioggia o neve, di possono presentare inconvenienti di rigonfiamento verso i lati esterni con conseguente deformazione dello scuro e difficoltà nella apertura e chiusura.

SOLUZIONE

Appena la situazione di forte umidità atmosferica cesserà, lo scuro ritornerà delle dimensioni pressoché iniziali. Evitare di piallare lo scuro. Dopo i primi due o tre casi di rigonfiamento in seguito all’umidità ambientale, il legno si stabilizza non presentando più tale inconveniente. Se il fenomeno dovesse persistere, controllare la regolazione della ferramenta.

RIMOZIONE

Una volta applicata la finitura sul fondo,
si vede una superficie corrugata ed increspata?

SOLUZIONE

L’unico metodo per correggere questo difetto su una superficie verniciata è carteggiare, usando una carta vetrata di grana 320, la finitura asciutta e riverniciare il tutto dopo aver risolto una o più delle cause citate.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Fondo non completamente essiccato.

Rispettare i tempi di essiccazione consigliati.

Quantità errata di catalizzatore nei sistemi PU (sotto catalisi) nella mano di fondo.

Miscelare il componente A con la giusta percentuale di catalizzatore (si veda la scheda tecnica del prodotto utilizzato).
Nota: l’unico metodo per eliminare ovviare al problema se questa è la causa è quello di rimuovere il film essiccato fino al supporto grezzo con carta vetrata di grana 80 e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano dato che è praticamente impossibile risolverlo insistendo con carteggiature e/o mani di vernice successive (il fondo continuerebbe a rimuovere).

Prodotto di finitura con solventi troppo aggressivi.

Utilizzare un prodotto con solventi meno aggressivi.

Incompatibilità tra le vernici (per es. fondo a base nitro e finitura PU).

Non utilizzare cicli di verniciatura misti se non rispettando rigorosamente quanto raccomandato dal servizio di assistenza.

SBIANCAMENTO

Il film di vernice ha un effetto
superficiale lattiginoso?

SOLUZIONE

In generale due sono i metodi a disposizione per risolvere questo problema su una superficie verniciata.
Se l’efflorescenza è molto evidente la vernice essiccata deve essere rimossa fino al supporto grezzo con carta vetrata di grana 80 e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano.
In alternativa, nei casi meno critici, asportare interamente il difetto utilizzando carta vetrata a grana 320 e ripristinare.
Se l’efflorescenza non è particolarmente marcata, è possibile applicare uno strato di finitura molto opaca per nascondere le aree a macchie.
Comunque prima di compiere il ripristino è necessario identificare e risolvere la causa del problema.
Di seguito un elenco di possibili cause e le relative soluzioni.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Assorbimento di umidità durante l’essiccazione (prodotti a base solvente).

Cambiare tipo di solvente con uno più lento, aggiungere piccole percentuali di diluente ritardante o di regolatore antivelo XS0007/00.
In inverno nei paesi settentrionali (elevata umidità) è consigliabile lavorare a una temperatura non inferiore ai 20°C.

Uso di un diluente inadatto o di bassa qualità.

Cambiare diluente tenendo presenti anche le condizioni applicative (si veda la relativa scheda tecnica).

Acqua che fuoriesce dal compressore (prodotti a base solvente).

Usare un appropriato sistema di filtro dell’aria sul compressore. Controllare regolarmente il compressore e svuotarne il serbatoio di raccolta spurghi.

Distacco parziale del film di vernice dal supporto (vedi anche problemi di ADESIONE).

Assicurarsi che la carteggiatura sia effettuata uniformemente su tutta la superficie da verniciare. Usare sempre tipi di vernici che siano compatibili tra loro. Evitare la stratificazione delle mani di vernice e impiegare Isolanti idonei se necessario.
Nota: in questo particolare caso non vi sono alternative alla completa asportazione dello strato verniciante fino al supporto e conseguente ripetizione del ciclo dalla prima mano dopo avere identificato e risolto le cause del problema.

Vernici applicate sul legno non completamente asciutto (prodotti a base solvente).

Attendere che il supporto sia completamente asciutto e privo di condensa superficiale.
Nota: in questo particolare caso non vi sono alternative alla completa asportazione dello strato verniciante fino al supporto e conseguente ripetizione del ciclo dalla prima mano dopo avere identificato e risolto le cause del problema.

Incompatibilità interna della vernice con agenti esterni.

Identificare ed eliminare la causa dell’inquinamento della linea (ad esempio, non usare vernici contenenti olio o tinte solubili nei sistemi di verniciatura poliuretanici, acrilici, poliesteri o ultravioletti).
Utilizzare solo i componenti riportati sulla scheda tecnica del prodotto.

Carteggiatura e spazzolatura effettuata sul fondo non ancora completamente asciutto.

Attendere il corretto tempo di essiccazione consultando la scheda tecnica.

Colla idrosolubile (prodotti a base acqua).

Assicurarsi che le colle impiegate siano resistenti all’acqua (classe D3 o D4).

SBIANCAMENTO INFISSI

Si formano delle chiazze biancastre trasparenti quando la pioggia si deposita sul film di vernice non ancora perfettamente essiccato?

CAUSA

I tensioattivi imprigionati nel film di vernice danno origine, quando vengono a contatto con l’acqua piovana /o di condensazione notturna dell’umidità, a delle chiazze biancastre trasparenti, che scompaiono appena l’azione dell’acqua cessa (evaporazione). Tali macchie sono dovute alla solubilizzazione, all’interno della pellicola, del tensioattivo. Se la pellicola viene sottoposta ad un secondo contatto con l’acqua, tale fenomeno non si ripete in quanto il tensioattivo è stato asportato durante il primo contatto. E’ molto importante non graffiare la macchia biancastra in quanto, essendo la pellicola in questa fase morbida ed in parte rammollita, si rovina irreparabilmente. E’ possibile asportare l’acqua con un panno morbido senza rovinare la vernice. Tale fenomeno cala nel tempo, fino a scomparire.

SOLUZIONE

Se si volesse invece intervenire, dopo che le macchie biancastre saranno sparite e con l’infisso perfettamente asciutto, operare secondo le indicazioni riportate qui di seguito.
Nel caso di leggero sbiancamento: pulire l’infisso con aceto bianco (diluito uno a uno con acqua) impiegando uno straccio morbido e senza esercitare una forte pressione. Quindi, dopo 30 minuti, passare uno straccio umido per asportare i residui della soluzione di lavaggio.
Nel caso di notevole sbiancamento: applicare a straccio l’olio ritonificante Linea Blu KK1112.

SCHEGGIATURA

Il film di vernice essiccato si rompe
dove ci sono delle sagomature?

SOLUZIONE

L’unico metodo per eliminare il problema delle scheggiature dalla superficie verniciata è quello di rimuovere il film essiccato fino al supporto grezzo con carta vetrata di grana 80 e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano.
Comunque prima di compiere il ripristino è necessario identificare e risolvere la causa del problema.
Di seguito un elenco di alcune possibili cause e le relative soluzioni.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Scarsa adesione (Vedi ADESIONE e FRAGILITA).

Conseguenze conclusive della screpolatura (Vedi ADESIONE e FRAGILITÁ).

Uso di eccessiva pressione durante l’applicazione.

Usare sia una corretta pressione dell’aria che un corretto tipo di diluente a seconda della dimensione dell’ugello, della dimensione della superficie, della temperatura del locale.

Elevati accumuli nelle parti fresate.

Gli accumuli locali di vernice possono causare contrazioni di volume eccessive durante l’essicazione. Nel caso l’effetto estetico (copertura con prodotti pigmentati ad esempio) non fosse ritenuto accettabile non insistere nell’applicare ulteriore prodotto ma applicare in più mani con grammature inferiori con carteggiatura intermedia o scegliere un prodotto e/o catalisi maggiormente elastici in base anche al tipo di supporto e alle sollecitazioni a cui sarà sottoposto.

SCHIVATURE

Il film di vernice schiva?

SOLUZIONE

L’unico metodo per eliminare il problema delle schivature dalla superficie verniciata è quello di asportare interamente il difetto utilizzando carta vetrata a grana 320 e ripristinare.
Comunque prima di compiere il ripristino è necessario identificare e risolvere la causa del problema.
Di seguito un elenco di alcune possibili cause e le relative soluzioni.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Superficie contaminata da olio, siliconi o altri agenti esterni.

Sgrassare il supporto adeguatamente con acetone o con una profonda carteggiatura al fine di rimuovere gli agenti contaminanti dalla superficie. Utilizzare un appropriato additivo per evitare le schivature.

Acqua o olio che fuoriescono dal compressore.

Usare un appropriato sistema di filtro dell’aria sul compressore. Controllare regolarmente il compressore e svuotarne il serbatoio di raccolta spurghi. Utilizzare un appropriato additivo per evitare le schivature.

Altri tipi di contaminazione quali creme per le mani, sudore delle mani, aziende della zona che usano derivati del silicone, detergenti cerosi, ecc.

Individuare i tipi di silicone e adottare la soluzione più adatta ad essi. Utilizzare un appropriato additivo per evitare le schivature.

Contaminazione del prodotto verniciante e/o dell’ambiente di verniciatura.

Se è il prodotto verniciante a essere contaminato, una piccola quantità di additivo contro la formazione di crateri potrebbe risolvere il problema.
Nel caso di contaminazione pesante individuarne la fonte e lasciare circolare l’aria per alcune ore nella zona della spruzzatura al fine di pulire l’ambiente (in alcuni casi l’aria dovrebbe essere lasciata circolare per un intero fine settimana).

SCIOGLIMENTO (detto anche SANGUINAMENTO della tinta)

Quando si applica il fondo sul supporto tinto si scioglie la tinta?

Uso di tinte non idonee durante il processo di verniciatura.

Assicurarsi di usare una tinta insolubile a base di pigmenti o coloranti poco solubili.

SOLUZIONE

L’unico metodo per risolvere questo problema consiste nel rimuovere dalla superficie verniciata, carteggiando con una carta vetrata di grana P80, tutti i precedenti strati di vernice consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

Uso di solventi inadatti come diluenti della vernice.

Cambiare diluente a seconda della natura della vernice, delle condizioni climatiche locali e della natura del legno.

SOLUZIONE

L’unico metodo per risolvere questo problema consiste nel rimuovere dalla superficie verniciata, carteggiando con una carta vetrata di grana P80, tutti i precedenti strati di vernice consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

Mancanza di legante o uso di un legante non adatto.

Aggiungere più legante o usare quello giusto consultando la scheda tecnica o il servizio clienti.

SOLUZIONE

L’unico metodo per risolvere questo problema consiste nel rimuovere dalla superficie verniciata, carteggiando con una carta vetrata di grana P80, tutti i precedenti strati di vernice consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

SCOLORIMENTO
Problemi di scolorimento del supporto?

Uso di tinte non resistenti alla luce.

Assicurarsi di usare una tinta resistente alla luce.

SOLUZIONE

L’unico metodo per eliminare questo problema dalla superficie verniciata è quello di rimuovere, carteggiando con una carta vetrata di grana 80, l’intero film essiccato sul supporto e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano.

Applicazione di vernici a base poliestere senza opportuni isolanti.

Utilizzare un isolante idoneo per preservare il colore della tinta precedentemente applicata.

SOLUZIONE

L’unico metodo per eliminare questo problema dalla superficie verniciata è quello di rimuovere, carteggiando con una carta vetrata di grana 80, l’intero film essiccato sul supporto e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano.

Ingiallimento del film di vernice nel tempo (specialmente utilizzando vernici a base nitro o PU senza catalizzatori a ridotto ingiallimento).

Se si vuole essere certi di evitare questo problema utilizzare solo sistemi non ingiallenti a base acrilica o a base acqua, oppure, per limitare il fenomeno, sistemi poliuretanici impiegando catalizzatori a ridotto ingiallimento.

SOLUZIONE

L’unico metodo per eliminare questo problema dalla superficie verniciata è quello di rimuovere, carteggiando con una carta vetrata di grana 80, l’intero film essiccato sul supporto e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano.

SFARINAMENTO INFISSI

Compaiono delle chiazze biancastre di consistenza farinosa sugli infissi?

CAUSA

Tale fenomeno si verifica su scuri di multistrato marino con incollaggio fenolico. Le colle fenoliche fin dalla loro produzione contengono come stabilizzante una percentuale variabile di soda caustica. Le vernici all’acqua, in seguito alla loro permeabilità all’acqua, favoriscono la solubilizzazione e quindi la migrazione della soda caustica verso la superficie esterna del manufatto, dove si deposita sotto forma di polvere bianca inconsistente tipo farina. A dimostrazione che tale fenomeno è legato all’acqua assorbita dal legno attraverso il film di vernice, è la circostanza per cui si presenta soprattutto all’inizio della primavera (quando il legno perde umidità) ed in modo più accentuato sugli infissi esposti sul lato più umido della casa.

SOLUZIONE

Tale fenomeno non altera minimamente le prestazioni di durata della vernice stessa. Occorre semplicemente eseguire la pulizia ordinaria del serramento. Una volta pulito il serramento, a distanza di qualche settimana, il fenomeno può ripetersi, sebbene con intensità minore, fino alla completa scomparsa.

SOFFIATURA DEL PORO

Nel film di vernice rimangono intrappolate delle bolle d’aria?

SOLUZIONE

L’unico metodo per eliminare il problema delle soffiature dalla superficie verniciata è quello di rimuovere il film essiccato fino al supporto grezzo con carta vetrata di grana 80 e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano dato che è praticamente impossibile risolverlo insistendo con carteggiature e/o mani di vernice successive. Comunque prima di compiere il ripristino è necessario identificare e risolvere la causa del problema. Di seguito un elenco di alcune possibili cause e le relative soluzioni.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Viscosità della vernice troppo elevata.

Impiegare una quantità maggiore di diluente per abbassare la viscosità della vernice e facilitarne così la penetrazione nel poro e lo spurgo dell’aria.

Temperatura del supporto troppo elevata (in genere su cicli UV).

Attendere un tempo adeguato prima di applicare la vernice sul supporto in modo da dargli in tempo di raffreddarsi o aggiustare alcuni parametri dell’impianto UV (flusso di aria o velocità della linea).

Prodotto non idoneo ad essere applicato su legni porosi.

La natura dei prodotti (ad esempio la presenza di siliconi nella maggior parte delle finiture) può provocare la soffiatura del poro nel caso in cui venga a contatto con il supporto grezzo (ad esempio un poro non bagnato dal fondo).
Utilizzare un prodotto idoneo come prima mano sul legno da verniciare (es. fondi-finitura o fondi a elevata bagnabilità) e/o utilizzare un idoneo isolante.

SITUAZIONI DI RISCHIO PER I SERRAMENTI

Quali sono le situazioni di rischio per i serramenti?

Serramenti verniciati con cicli incolori o naturali.

Condizioni di esposizione in ambienti corrosivi o aggressivi (es. zone entro i 200 metri da stabilimenti chimici, raffinerie, lavanderie industriali, ecc.).

Condizioni di esposizione in ambienti naturali fortemente aggressivi: es. le zone entro i 200 metri dall’ultima onda del mare (sabbia, salsedine, ecc.) oppure esposte a fonti di calore superiore a 70°C (rilevati sull’infisso) o comunque installati al di sopra di 2.000 metri sul livello del mare.

Danni derivanti da grandine e calamità naturali.

Stato di abbandono e incuria del serramento (es. case chiuse da almeno un anno, serramenti senza alcuna procedura di mantenimento, ecc.).

Rigonfiamento del legno imputabile ad una eccessiva umidità ambientale (es. infissi montati in ambienti ove vengono compiuti lavori di pavimentazione senza il necessario ricambio di aria).

Sbiancamenti della vernice dovuti a contatto prolungato con acqua nei primi mesi dopo la posa in opera dell’infisso.

Trasformazioni o modifiche della faccia esterna del serramento ad opera dell’utilizzatore del serramento.

Ritocchi effettuati con prodotti non raccomandati dal produttore del serramento.

Uso di prodotti chimici diversi da un detergente neutro in commercio per la pulizia dei serramenti.

Condizioni di uso dei serramenti, estranee alle consuetudini normali.

Condizioni di elevata umidità atmosferica (es. nebbia e/o pioggia e/o neve che persistono per oltre 15 giorni).

Danni derivanti dal contatto (schizzi o colature) con prodotti usati nei cantieri edili quali pitture murali, cemento, smalti, calce, gesso, ecc. Proteggere i serramenti con fogli di plastica (es. polietilene).

Esposizioni in aree che comportano una temperatura sulla superficie del manufatto sotto i -20°C e sopra i 60°C (es. Siberia, Medio Oriente, ecc.).

SPACCATURE

Il film di vernice si spacca?

SOLUZIONE

L’unico metodo per eliminare il problema delle spaccature dalla superficie verniciata è quello di rimuovere il film essiccato fino al supporto grezzo con carta vetrata di grana 80 e applicare un nuovo ciclo di verniciatura a partire dalla prima mano. Comunque prima di compiere il ripristino è necessario identificare e risolvere la causa del problema. Di seguito un elenco di alcune possibili cause e le relative soluzioni.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Errato processo di miscelazione, eccesso di catalizzatore o di accelerante (prodotti a base poliestere).

Assicurarsi di effettuare la miscelazione dei componenti della vernice nella giusta maniera e proporzione e di mescolare accuratamente prima dell’applicazione.
E’ consigliabile usare sempre una bilancia piuttosto che miscelare i componenti a volume.

Uso di un diluente inadatto al tipo di vernice.

Un diluente non compatibile può degradare la qualità del film e/o comprometterne adesione e qualità chimico fisiche causando fragilità e spaccature o peggiorando l’adesione e la bagnatura del supporto.
Scegliere attentamente il diluente a seconda della natura del prodotto e delle condizioni di applicazione.

Tempo di sovraverniciatura sbagliato: insufficiente tempo di essiccazione.

Se il film della precedente mano applicata di una applicazione bagnato su bagnato non è ancora sufficientemente tenace può essere strappata dal supporto formando crepe.
Rispettare sempre il corretto tempo di sovraverniciatura a seconda delle condizioni climatiche locali e modificare la quantità ed il tipo di diluente in funzione delle condizioni applicative.

Applicazione di un nuovo film su una vernice già asciutta.

Se il film asciutto è di natura incognita assicurarsi sempre che il nuovo sistema di verniciatura sia compatibile con quello già presente sul mobile.
In ogni caso applicare sempre previa accurata carteggiatura del supporto con carta a grana 320.

Inadeguata miscelazione del prodotto iniziale.

Assicurarsi di effettuare la miscelazione dei componenti della vernice nella giusta maniera e proporzione e di mescolare accuratamente prima dell’applicazione.
E’ consigliabile usare sempre una bilancia piuttosto che miscelare i componenti a volume.

Nei sistemi PU, impiego di un catalizzatore non adatto.

Catalizzatori troppo rigidi o in quantità eccessiva possono causare tensioni non sostenibili o insufficiente elasticità dello strato verniciato.
Utilizzare un catalizzatore con migliori caratteristiche di elasticità e compatibile con il prodotto impiegato. Al riguardo consultare sempre il servizio tecnico.

Eccessiva quantità applicata.

Gli accumuli di vernice, anche locali, possono causare contrazioni di volume eccessive durante la fase essiccativa. Se durante la fase applicativa l’effetto estetico (ad esempio la copertura con prodotti pigmentati) non fosse ritenuto accettabile, non cercare di correggerlo insistendo nell’applicare ulteriore prodotto in mano singola ma applicarlo in più mani con grammature inferiori e con carteggiatura intermedia seguendo le direttive della scheda tecnica.
Se ciò non è possibile usare un prodotto e/o catalisi maggiormente elastici in base al tipo di supporto e alle sollecitazioni a cui sarà presumibilmente sottoposto, tenendo presente i limiti suggeriti nella scheda tecnica.

Eccessiva ventilazione nell’appassimento dei prodotti all’acqua.

Eccessiva ventilazione o calore possono asciugare il film di vernice troppo rapidamente.

SPIGOLI BIANCHI

Il supporto tinto presenta lungo gli spigoli delle zone senza tinta?

Tinta rapida di essiccazione.

In genere le tinte a solvente sono più sensibili al problema rispetto alle tinte a base acqua, in grado di penetrare maggiormente nel legno e raggiungere gli spigoli anche durante l’essiccazione.

SOLUZIONE

L’unica soluzione è quella di carteggiare (con una carta vetrata di grana P80) tutti i precedenti strati di vernice e la tinta consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

Tinta troppo concentrata.

Aumentare la diluizione della tinta ed aumentare il numero di passate durante l’applicazione.

SOLUZIONE

L’unica soluzione è quella di carteggiare (con una carta vetrata di grana P80) tutti i precedenti strati di vernice e la tinta consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

Supporto di geometria complessa con spigoli profondi.

Applicare la tinta con una giostra di pistole oppure a straccio.

SOLUZIONE

L’unica soluzione è quella di carteggiare (con una carta vetrata di grana P80) tutti i precedenti strati di vernice e la tinta consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

Nelle applicazioni su sedie o profili con spigoli accentuati, la tinta si deposita sui lati dello spigolo senza colorarlo.

Utilizzare l’attrezzatura di applicazione ed il tipo di tinta più idonei, ed aggiustare la diluizione (in genere aumentare la diluizione ed il numero di passaggi, diminuendo la pressione dell’aria nelle applicazioni misto-aria).

SOLUZIONE

L’unica soluzione è quella di carteggiare (con una carta vetrata di grana P80) tutti i precedenti strati di vernice e la tinta consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

SPORCO

Il film di vernice presenta in superficie dello sporco?

SOLUZIONE

L’unico metodo per correggere questo problema, su una superficie verniciata opaca, è carteggiare (con una carta vetrata di grana P320) la finitura essiccata e riverniciare il tutto dopo aver identificato e risolto le cause del difetto.
Nel caso di presenza di polvere in finiture lucide, si può procedere ad una carteggiatura leggera e successiva spazzolatura al fine di eliminare il problema. Di seguito un elenco di alcune possibili cause e le relative soluzioni.

COME EVITARE IL PROBLEMA

Superficie del supporto da verniciare sporca.

Spazzare via la polvere da tutte le superfici dei pannelli (comprese le estremità).

Ambiente di lavoro sporco.

E’ necessario lavorare in un ambiente accuratamente pulito per poter ottenere un buon risultato specialmente durante l’applicazione di finiture con glossaggi elevati. Mantenere il luogo di lavoro pulito e, se necessario, bagnare o inumidire le superfici attigue alla zona di verniciatura in modo da inibire la sospensione della polvere.

Contaminazione del materiale verniciante.

Filtrare la vernice con opportuno filtro dopo averla miscelata.

Contaminazione da polvere o particelle di vernice gelificata all’apertura della latta.

Rimuovere la polvere o gli eventuali residui di prodotto gelificato dal coperchio della latta prima di usare la vernice. Filtrare la vernice con opportuno filtro dopo averla miscelata.

TINTA: MANCANZA DI UNIFORMITÁ

Il supporto tinto presenta delle zone ad intensità di colore non uniforme?

Errata pressione dell’aria.

Aggiustare la pressione dell’aria in modo da rendere omogenea la quantità applicata.

SOLUZIONE

L’unica soluzione è quella di carteggiare (con una carta vetrata di grana P80) tutti i precedenti strati di vernice consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

Spruzzo troppo ravvicinato.

Aumentare la distanza tra la pistola ed il campione da tingere.

SOLUZIONE

L’unica soluzione è quella di carteggiare (con una carta vetrata di grana P80) tutti i precedenti strati di vernice consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

Tinta troppo concentrata per lo spruzzo.

Aumentare la diluizione della tinta e aumentare il numero di passate durante l’applicazione.

SOLUZIONE

L’unica soluzione è quella di carteggiare (con una carta vetrata di grana P80) tutti i precedenti strati di vernice consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

La tinta è a base di pigmenti uniformanti (tipo XM7100/XX a solvente o AC1810/XX all’acqua) ed è stata applicata direttamente a straccio o lavorata dopo averla spruzzata.

Non utilizzare pennelli o stracci per questo tipo di tinte o cambiare il tipo di tinta.

SOLUZIONE

L’unica soluzione è quella di carteggiare (con una carta vetrata di grana P80) tutti i precedenti strati di vernice consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

Supporto con striature di vario colore.

Utilizzare tinte con pigmenti uniformanti (tipo XP1880 e XM7100 a solvente o AP1221, AC1810 e AC2110 a base acqua).

SOLUZIONE

L’unica soluzione è quella di carteggiare (con una carta vetrata di grana P80) tutti i precedenti strati di vernice consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.

Mancato uso di un veicolo appropriato.

Utilizzare il veicolo raccomandato a seconda dell’impiego (vedi schede tecniche).

SOLUZIONE

L’unica soluzione è quella di carteggiare (con una carta vetrata di grana P80) tutti i precedenti strati di vernice consolidatisi e nel riverniciare dall’inizio.